LA PEDAGOGIA

Il progetto educativo del Nido Scuola InsideOut si basa sulla Pedagogia Olistica, che si pone come obiettivo fondamentale il benessere del bambino a 360° gradi.
Secondo la Pedagogia Olistica lo sviluppo dell’essere umano è un lavoro di trasformazione e costruzione di sé durante le varie fasi della crescita, che si presenta come una sequenza di vere e proprie “metamorfosi”.
L’attenzione va quindi posta in tutte le fasi dell’età evolutiva su ogni aspetto dello sviluppo: fisico, intellettuale, emozionale, ecc.

L’APPROCCIO REGGIANO

L’identità del Nido Scuola InsideOut trae ispirazione, tra le altre, dall’esperienza educativa reggiana, che riconosce ai bambini e alle bambine innumerevoli potenzialità e si basa sul concetto di bambino al centro ed in relazione e di ascolto attivo tra bambino, educatore e famiglia, che diventano reciproci interpreti della loro cultura. Ognuno è dunque protagonista e co-responsabile nella relazione educativa.

Per crescere e sviluppare le competenze, progettiamo ed agiamo attraverso i cento linguaggi di cui l’essere umano è dotato; tramite gli spazi atelier viene offerta quotidianamente ai bambini la possibilità di avere incontri con più materiali, più linguaggi, più punti di vista, di avere contemporaneamente attive le mani, il pensiero e le emozioni, valorizzando l’espressività e la creatività di ciascun bambino e dei bambini in gruppo. Negli atelier si annusano i colori, si assaggiano i suoni e si ascoltano i sapori. L’atelierista segue i bambini in queste attività di scoperta e solitamente ha una formazione artistica. Questa figura educativa, nata nelle scuole di Reggio Emilia negli anni Sessanta del Novecento, ha fin dall’inizio della sua storia avuto la responsabilità di farsi, insieme all’atelier, inteso non solo come luogo fisico, ma come metafora del fare creativo, amplificatore degli apprendimenti e di offrire uno sguardo diverso, altro, sulla progettualità. L’atelierista non porta solamente i propri saperi artistici, ma contribuisce a cambiare lo sguardo, concependo l’arte, non solo come oggetto realizzato o da realizzare, ma come modo di vedere il mondo.
I “Cento Linguaggi” sono quindi la metafora delle innumerevoli potenzialità dei processi creativi e conoscitivi di ognuno; sono da intendersi come disponibilità che si trasformano e si moltiplicano nella cooperazione e nell’interazione tra bambini, tra bambini e adulti e tra adulti.

PERCORSO VERSO L’AUTONOMIA E L’APPROCCIO MONTESSORIANO

Uno dei punti focali del nostro progetto educativo è destinato allo sviluppo dell’acquisizione dell’autonomia, in modo tale da potenziare le competenze base di ogni individuo che gli serviranno per acquistare fiducia in sé stesso, e portare a termine un compito. In questo modo si alimenta un forte senso di autoefficacia e si costruiranno gli strumenti che permetteranno ai bambini di poter affrontare tutte le sfide che incontreranno nel corso della loro vita. Così tutte le azioni destinate a prendersi cura di sé, dei propri oggetti personali, dei materiali, aumentare la consapevolezza rispetto al materiale infrangibile (vetro e ceramica), fanno parte di quella serie di abilità che saranno sostenute e consolidate. “Aiutami a fare da solo!” è uno dei pensieri più diffusi di Maria Montessori, e così la progettazione che ruota attorno a questo assunto diventa una grande e preziosa occasione per far dell’autonomia un percorso profondo verso l’apprendimento. Un processo propedeutico capace di sviluppare l’attenzione, permettendo così il potenziamento della concentrazione attraverso il lavoro manuale. La mano diventa il fulcro della crescita per permettere ai processi cognitivi più elevati di avere delle basi solide e mature. Tale dinamica progettuale incrementa lo sviluppo del pensiero critico, della capacità di porre delle domande su ciò che riguarda il mondo circostante aumentando così l’abilità di ragionamento e riflessioni. In questo assetto “Aiutami a fare da solo” equivale a dire “Aiutami ad esplorare, a ragionare con capacità critica e a conoscere il mondo a modo mio”.

OUTDOOR EDUCATION

InsideOut … DentroFuori, portare il fuori dentro ed il dentro fuori. In tanti sensi: emotivo, certo, ma anche fisico, corporeo.
Fare esperienza pratica della vita “fuori” significa dare ai bambini la possibilità di immergersi nel mondo, di viverne le meraviglie, le asperità, persino le contraddizioni, le cose inaspettate. Significa aprire ed aprirsi.
Passando la nostra giornata al Nido Scuola InsideOut cerchiamo di vivere a pieno anzitutto il “fuori” del nostro cortile interno, allestito con piante e mobili da esterno di ispirazione montessoriana e del nostro quartiere, multiculturale e pieno di sorprese, di cui visitiamo i negozi, i mercati, di cui viviamo le iniziative.
La vicinanza al meraviglioso Parco Sempione ci consente poi di scoprire una natura maestra di vita e di discipline. Stare all’aperto, in contesti naturali, offre ai bambini la possibilità di osservare un mondo di vita, pieno di curiosità, particolarità, domande.
Vivere il fuori naturale ed antropico, andando lentamente, ognuno col suo passo, avendo il tempo di osservare, di lasciarsi colpire e incuriosire, permette di far emergere questioni scientifiche, linguistiche, logico-matematiche, che all’interno della sezione non sarebbero possibili e replicabili. Il Parco diventa così una sezione a cielo aperto e assume le sembianze di un fedele alleato nel processo di apprendimento ampio e potente. L’osservazione dei fenomeni naturali, la riflessione sulla fauna e sulla flora che la natura gentilmente ci regala, offre un ventaglio infinito di pensieri, possibilità di indagini e scoperte inusuali ed inestimabili.
Consapevoli di tutti i benefici dal punto di vista fisico, formativo e relazionale che porta fare educazione fuori ed in natura, il Nido Scuola InsideOut promuove un percorso pedagogico che valuta l’outdoor, in tutte le sue declinazioni, come un pilastro fondamentale della sua identità.